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“PORGY AND BESS” ALLA SCALA: TAVOLA ROTONDA E INCONTRO PER IL CICLO “PRIMA DELLE PRIME”

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L’opera di Gershwin, Porgy and Bess, torna al Teatro alla Scala dal 13 novembre (cliccare QUI). Per l’occasione martedì 8 novembre, alle 15,00, è prevista una tavola rotonda di approfondimento presso il Ridotto dei palchi “Arturo Toscanini”, mentre il 9 novembre, stesso luogo alle 18,00 ci sarà il consueto appuntamento per il ciclo “Prima delle Prime“, a cura dell’Associazione Amici della Scala.

Seguono i rispettivi comunicati stampa:

Parlando di Porgy and Bess

Martedì 8 novembre una tavola rotonda nel Ridotto dei Palchi approfondisce

aspetti musicali, storici e letterari del capolavoro di Gershwin che torna alla Scala

dal 13 novembre con la direzione di Alan Gilbert.

E ogni recita sarà preceduta da un’introduzione a cura di Franco Pulcini.

Il Teatro alla Scala intensifica le iniziative di approfondimento dei titoli in cartellone proponendo una serie di appuntamenti gratuiti sulle opere principali. In occasione del ritorno al Piermarini di Porgy and Bess di George Gershwin (dal 13 novembre, direttore Alan Gilbert) il Teatro organizza martedì 8 novembre alle ore 15 una tavola rotonda a cura del professor Franco Pulcini con la partecipazione dei musicologi Mauricio Dupuis, Cesare Fertonani e Cecilia Malatesta e dell’anglista Mario Maffi, con un intervento del regista Philipp Harnoncourt.

Inoltre un’ora prima di ciascuna rappresentazione gli spettatori muniti di biglietto potranno partecipare a una presentazione dell’opera a cura del professor Pulcini.

Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini”

Teatro alla Scala

Martedì 8 novembre 2016 ore 15

“Porgy and Bess”,

edizioni e mise–en-scene di una “folk opera”

(Tavola rotonda con proiezioni)

Coordina Franco Pulcini

Intervengono:

Mario Maffi (anglista, Università degli Studi di Milano)

Cesare Fertonani (musicologo, Università degli Studi di Milano)

Mauricio Dupuis (musicologo)

Philipp Harnoncourt (regista)

Cecilia Malatesta (musicologa)

Un’ora prima di ciascuna recita di Porgy and Bess

introduzione all’opera a cura di Franco Pulcini

Ventesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime”

Stagione 2015/2016

Amici della Scala – Teatro alla Scala

Porgy and Bess

di George Gershwin

libretto di Gershwin, DuBose e Dorothy Heyward, Ira Gershwin

 

Teatro alla Scala – Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

mercoledì 9 novembre 2016 ore 18

 

Nella genesi di Porgy and Bess di George Gershwin all’inizio c’è un racconto (Porgy) di DuBose Heyward che descrive la vita degli afroamericani nell’immaginaria strada di Caffish Row a Charleston, in Carolina del sud, nei primi anni Trenta. Gershwin lo lesse nel 1926 e come autore di canzoni e commedie musicali – era chiamato “il re del jazz sinfonico” – ne fu attratto tanto da chiedere otto anni dopo la collaborazione di Heyward per la stesura del libretto di un’opera che sarebbe stata descritta dal compositore come “un’opera folk”. Il lavoro con Heyward iniziò nel febbraio del 1934, poi Gerwshin dedicò venti mesi per l’orchestrazione. Singolare e profetico è il fatto che la canzone “Summertime” – inserita nell’opera e ripresa nei tre atti – diventandone, per la sua importanza drammaturgica, un tema ricorrente, sia stata scritta prima dell’inizio dei lavori, nel dicembre 1933. In seguito “Summertime” divenne una delle canzoni più popolari ed eseguite da famosi musicisti jazz tanto da essere considerata secondo una definizione americana “standing jazz”.

Il lavoro fu rappresentato per la prima volta – da un cast interamente composto da afroamericani – il 30 settembre 1935 nel Colonial Theatre di Boston poi a Broadway il 10 ottobre, ma non fu accettato negli Stati Uniti come opera di repertorio fino ai tardi anni ’70 e ’80.

In un articolo del settembre 1935 sul New York Times, Gershwin volle spiegare il suo lavoro: “Sono stati introdotti nella forma operistica elementi che nell’opera non erano mai apparsi e ho modellato i miei criteri compositivi per utilizzare la drammaticità, l’umorismo, la superstizione, il fervore religioso, la danza e l’irrefrenabile allegria di questa razza (sic, NOTA il termine era di uso disinvolto negli anni Trenta e la musica afroamericana era chiamata race music). Se così facendo ho creato un nuovo genere che combina l’opera con il teatro, questo nuovo genere è derivato in tutta naturalezza da tale materiale”. Certamente Gerswhin non fu il primo a mettere in scena un’opera imperniata sulla vita degli uomini di colore, interpretata da loro stessi, ma fu il primo a creare un’opera che facesse proprio lo stile dei folksongs e degli spirituals.

Dopo un incontro con Alban Berg, il compositore considerava Porgy and Bess il “suo” Wozzeck. L’opera sarà rappresentata alla Scala nella versione più autentica, con la direzione di Alan Gilbert e la regia di Philipp Harnoncourt.

Nell’incontro “Summertime!” con ascolti, parla di Porgy and Bess Carlo Maria Cella, critico musicale.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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